ermo colle

ermo colle

"(...) e il naufragar m'è dolce in questo mare (...)"

"(...) e il naufragar m'è dolce in questo mare (...)"
(G. Leopardi)

venerdì 31 dicembre 2010

Qui pro Quo

Un dì una modella,
altissima e snella,
avida e astuta,
da donna avveduta,
mirando ai vantaggi,
agli ori ed ai viaggi,
sposò un finanziere,
ma con dispiacere
a nozze avvenute
e molto godute,
scoprì che il marito,
così tanto ambito,
bell'uomo pacato,
era Appuntato
senza importanza
della Finanza.

C'era una volta la Bibbia

Non nascono più Profeti,
né Minori, né Maggiori.
Forse ne sono nati moltissimi
un tempo
e quel che è troppo è troppo.
O forse è già avvenuto tutto
e non c'è più niente da predire.

giovedì 30 dicembre 2010

Omaggio a Einstein

Al mondo vi sono
ànteri e pòsteri.
Inoltre esiste
anche una gran confusione,
per cui tutti lo siamo stati,
lo siamo o lo saremo,
prima o poi,
in egual misura.
Si tratta, in fondo,
solo di mettersi d'accordo
su qualche riferimento:
di tempi soprattutto,
ma pure di spazi.
Sempre lì si ricade.
E' tutta una questione
di relatività.

Nozze d'oro

E' stato l'anno scorso
che il nostro grande amore,
forse per un errore,
ha cambiato percorso,
diventando là per là
una Società
di Mutuo Soccorso.

mercoledì 29 dicembre 2010

La Tigre

Ieri,
primo giorno di maggio,
ho finalmente
preso coraggio
e arditamente,
da forsennato,
ho cavalcato
la tigre dei miei pensieri
sinceri,
parlandoti d'amore
per ore.
Poi però, un po' smarrito,
ho capito
che questa tigre è di carta,
o Marta!  

lunedì 27 dicembre 2010

Panteismo

Stamane
ho guardato nel mio specchio
e ho visto Dio.
Non mi sono impressionato
più di tanto.
Da ottant'anni,
almeno una volta al giorno,
mi fisso là dentro
e mi compiaccio.

domenica 26 dicembre 2010

Creme

Per esser la più bella fra le belle,
aveva usato creme per la pelle
fino all'ultimo giorno della vita
e, prima d'affrontar la dipartita,
disse, coerentemente, rassegnata:
"Amici, voglio essere cremata".

mercoledì 8 dicembre 2010

Il vecchio sotto l'androne

Il vecchio sotto l'androne
si ferma all'ombra, col suo bastone
al braccio infilato.
Si è certo stancato.
Si volta,
con l'occhio ha già colta
la palla di un bimbo che corre felice
e nulla dice.
Ma già nella stanca pupilla
il passato
gli brilla
e vede su un prato
una palla come quella
e, forse, più bella.

Giorgio Matteotti

venerdì 3 dicembre 2010

Omaggio a Frankenstein


Passano i morti viventi.
Li vedo dalla mia finestra,
per lo più furtivi,
taluni altezzosi,
ma tutti con passo stanco
già di prima mattina.
Hanno occhi cerchiati,
laghi di paura
e di incertezza.
Passano e vanno
verso le loro mete assurde,
verso i loro affari
più o meno leciti,
più o meno puliti.
Sono agitati
e non sanno perché.
Non se lo chiedono nemmeno,
poveri dementi.
Non sanno neppure
che appena nati
erano già morti.

Giorgio Matteotti

Omaggio a Voltaire


Perché, Anima mia,
senza ragione,
ti affliggi
al minimo dolore
di questo tuo involucro
fatto di carne e di ossa?
Dove sono
la tua nobiltà,
la tua spiritualità,
la tua immortalità?
Cos’hai tu da spartire
con stomaco, fegato e milza?
Solo il cuore
riesci a renderti schiavo
pro tempore, e poi?
Ascoltami!
Spicca il volo, ora.
Cerca il tuo spazio etereo.
Affràncati dalla materia
che ti imprigiona
e non ti voltare!

Giorgio Matteotti

Omaggio a Catullo

Qui, sull’estremo sperone
di lucido marmo rosato,
prora dell’antica Sirmio,
che fende le acque scure
del Benàco verso settentrione,
immoto e pensoso
osservo i monti
che si stagliano azzurri,
corona lacustre
nel cielo che trascolora
al tramonto
e colgo
dell’umido vespro d’ottobre
gli omertosi silenzi.
Accordi d’amore
modulare vorrei
con lirismo ispirato,
ma i miei diciassette lustri
non sanno
di una Lesbia da cantare.
Non più, Gaio Valerio, non più. 

Giorgio Matteotti

I miei passi in punta di penna (seconda parte)

RACCONTI DI MORENA 
Testi di Giorgio Matteotti
Illustrazioni di Vittorio Bustaffa
(2010 - Nuages)

Prefazione
E' uno sguardo divertito che vuol divertire il lettore quello di Giorgio Matteotti quando narra delle bizzarrie dell'esistenza umana.
Quando, invece, il sentimento prevale è l'emotività di Giorgio Matteotti quella che si espone, con eleganza e pudore, per rendere nella loro pienezza certi delicati passaggi dell'Anima, senza mai cadere nel banale o nel patetico. Sono questi importanti dettagli che mi hanno reso il lavoro di editing piacevole e intrigante. Per ognuna di queste storie era l'essenza dell'Autore a fare la differenza, cosa rara e mai scontata quando si tratta di narrare per condividere la propria visione del mondo terreno e ultraterreno.
I ricordi si confondono con le immagini fantastiche e il lettore si ritrova trasportato da una dimensione all'altra, fluttuando in questo spazio come fosse un astronauta, privo di peso e forse più libero nel pensiero.
Nessun confine, quindi, e quesiti senza risposte che, ciononostante, lasciano intatto il piacere della lettura. Anche questo è un dettaglio che sa fare la differenza.
Barbara Favaro

Con gli occhi di un bambino

Animali Sapienti (poesie)
Testi di Giorgio Matteotti
Illustrazioni di Emanuele Luzzati
(2002 Nuages)

La papera e la gatta

La papera nel fosso
nuotava a più non posso,
come se fosse niente,
controcorrente,
assieme ai paperini,
che le stavan vicini.
Una micia siamese,
vedendola, cortese
le disse: "Come fai
a startene in ammollo
con l'acqua fino al collo?
Io non lo faccio mai
il cimurro è in agguato.
Sto meglio qua nel prato
a cacciar topolini
o a schiacciar pisolini."
La papera rispose:
"Non dirmi queste cose.
Perché ti meravigli?
Se tu possiedi artigli,
io ho due zampe palmate
per il nuoto approntate."
"Sì - fece la micina -
in acqua sei carina,
perché nessuno vede
come è fatto il tuo piede.
Ma quando vieni fuori,
tra sciaguattii e clamori,
assieme ai tuoi rampolli,
con quelle pinne gialle,
non sto a contarti balle,
fai ridere anche i polli."


Favole del Terzo Millennio (poesie)
Testi di Giorgio Matteotti
Illustrate dai bambini
(Museo d'Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti -2003)

Concorso di bellezza

Sotto il sol primaverile,
i pennuti fanno festa.
Hanno eletto Miss Cortile
nelle ore della siesta.

Come era in previsione,
la sorpresa è stata poca:
per bellezza e seduzione
Miss Cortile è proprio un'oca.





Animali Anomali (racconti brevi)
Testi di Giorgio Matteotti
Illustrazioni di Vittorio Bustaffa
(2007 Nuages)

Storia di stagno

Era un bel mattino di aprile, l'aria era fresca al punto giusto e un bel sole caldo accarezzava i fiorellini del prato e tutti gli animali che si muovevano nell'erbetta attorno allo stagno vicino al Paese che non c'è. Le formiche erano indaffarate a raccogliere briciole di pane e semi, le cavallette non facevano che saltare e i grilli pensavano a rallegrare tutti, cantando la loro felicità di essere vivi. Nell'acqua i girini giocavano, mentre rane e rospi facevano il bagno tuffandosi dalla riva verde e facendo il solletico ai pesciolini che nuotavano senza pensieri. Tutte le mamme erano in attesa che nascessero i nuovi figlioletti. Così anche mamma libellula aspettava l'arrivo di una libellulina e, giorno e notte, curava la larva da cui questa doveva uscire.
Però, l'aspettava una sorpresa... (continua)



I miei passi in punta di penna (prima parte)

PUNTEIDE  (raccolta poetica in settenari)
"Indifferente è per me il punto da cui devo prendere le mosse; là infatti, nuovamente dovrò fare ritorno" (Parmenide)

Prologo
Stamane, tutti i punti,
riuniti in un congresso,
piangevano i defunti,
spuntando ogni decesso.

Cassati gli scomparsi,
trovati i punti buoni,
il punto era contarsi,
e far nuove elezioni.

Verifiche profonde,
fatte al calcolatore,
chiarirono d'altronde,
suscintando scalpore,

che i punti più focali
non erano cambiati:
sembravano immortali,
tetragoni e ostinati.

La stampante, difatti,
ha partorito un foglio
lungo tre metri esatti,
chiarendo, senza imbroglio,

che i pochi punti morti,
in forma ormai inattiva,
sono negli angiporti
o in qualche trattativa.

Presentiamo in appresso,
senza alcuna censura,
per quanto ci è concesso
dalla punteggiatura,

i punti preminenti
che, presenti al congresso,
voteranno ossequienti,
in base a un compromesso.

(2005 Nuages - disegni di Vittorio Bustaffa)




SENSI (raccolta poetica in endecasillabi)
"Nulla v'è nell'intelligenza, che non sia stato prima nel senso" 
(Sentenza Latina)


Prologo
I Sensi d'ogni specie, che da tempo
si sono accorti d'essere sfruttati,
riunitisi in congresso nottetempo,
hanno fondato i propri Sindacati.


Lo scopo, molto chiaro, - è stato detto -
è quello di invertire la tendenza
d'uomini e donne che, senza rispetto,
li trattano oramai con sufficienza,


se non con dichiarata ostilità.
Il problema è importante e quindi è giusto
risolverlo con capillarità.
Or tutti i Sensi, a cominciar dal Gusto,


Decano del Consiglio Direttivo,
sono d'accordo di trovare il modo,
con metodo preciso ed esclusivo,
di sciogliere per sempre questo nodo


e, come suggerito dall'Olfatto,
avere un trattamento di favore,
che porti ad un reciproco contatto
basato sulla stima e sull'onore.


Nominata sarà una Commissione,
con tutti e Cinque i Sensi Fondatori,
che eleggerà una Sottocommissione
fatta per nominar degli Ispettori,


che esprimeranno Tecnici affermati,
coi quali superar tutti i contrasti,
fra gli Umani ed i Sensi ormai irritati
e riparare quindi tutti i guasti.


In appresso, con calma, si vedrà,
seguendo uno per uno i raccontini,
come ogni Senso infin risolverà
i Casi con gli adulti e coi piccini.


(2008 RE Ronca Editore - disegni di Vittorio Bustaffa)


Metempsicosi (raccolta poetica)
"Non omnis moriar, multaque pars mei vitabit Libitinam" 
(Orazio, Carm. 3, 3, 30, 6-7)

Metempsicosi

Se rinascerò,
e ci riuscirò,
non importa quando,
voglio essere albero,
libero, alto, venerando,
pioppo padano.
Svetterò sul piano,
gigante possente,
prepotentemente.
Tra i miei rami fruscianti
di merli e usignoli
si udranno i canti.
Momento per momento
mi leverò le voglie di godere
del fremito opulento
delle mie foglie
al gemito del vento.
Nel cuore profondo del mondo
affonderò le mie radici
e come roccia resterò,
saldo e spavaldo.
Vivrò mille anni,
mille anni felici
senza malanni.
Tetragono e forte
irriderò alla morte.

(2000 Giorgio Matteotti - disegni di Vittorio Bustaffa)

venerdì 26 novembre 2010

Chi sono

Sono un uomo antico, essendo nato a Milano esattamente a metà della prima metà del XX secolo. Non contento di ciò, rendendomi conto di avere qualcosa da dire ai miei simili, verso la fine del secolo stesso ho chiesto il permesso a Madre Natura di protrarre ancora per un po’ la mia esistenza, ottenendo la particolare opportunità di affacciarmi allo stesso tempo sul XXI secolo e sul III millennio. A quanto pare tale facoltà, evidentemente concessa ad libitum scriptoris, è stata da me sfruttata in modo più che estensivo.
A partire dall’anno 2000 hanno infatti già visto la luce sette mie opere:

. Metempsicosi (Corte Uccellanda ed., 2000), raccolta di poesie, illustrata da Vittorio Bustaffa
. Animali Sapienti (Nuages ed., 2000), racconti in versi per bambini, ill. da Emanuele Luzzati
. Favole del III Millennio(Nuages ed., 2002), racconti in versi per bambini, ill. da bambini
. Punteide (Nuages ed.,2004), analisi, in settenari, della società moderna, ill. da Vittorio Bustaffa
. Animali Anomali (Nuages ed.,2007),racconti in prosa  per bambini, ill. da Vittorio Bustaffa
. Sensi (Ronca ed., 2008), analisi, in endecasillabi, della società moderna, ill. da Vittorio Bustaffa
- Racconti di morena (Nuages ed., 2010), raccolta di racconti, ill. da Vittorio Bustaffa

Alla base di tutti i miei scritti si evidenzia un’ironia che talvolta può spiazzare il lettore, già frastornato dai giochi di parole, con cui mi diletto.

Vivo a Pozzolengo, in provincia di Brescia.