Perché, Anima mia,
senza ragione,
ti affliggi
al minimo dolore
di questo tuo involucro
fatto di carne e di ossa?
Dove sono
la tua nobiltà,
la tua spiritualità,
la tua immortalità?
Cos’hai tu da spartire
con stomaco, fegato e milza?
Solo il cuore
riesci a renderti schiavo
pro tempore, e poi?
Ascoltami!
Spicca il volo, ora.
Cerca il tuo spazio etereo.
Affràncati dalla materia
che ti imprigiona
e non ti voltare!
Giorgio Matteotti
Nessun commento:
Posta un commento