ermo colle

ermo colle

"(...) e il naufragar m'è dolce in questo mare (...)"

"(...) e il naufragar m'è dolce in questo mare (...)"
(G. Leopardi)

sabato 9 aprile 2011

incontro con l'autore

L'Amministrazione Comunale di Pozzolengo ha il piacere di invitare la S.V. sabato 16 Aprile 2011 alle ore 17.00 all'incontro con Gioegiuo Matteotti, autore del libro " Racconti di morena" e con Vittorio Bustaffa, illustratore.
L'opera sarà presentata dal giornalista Mario Arduino.

mercoledì 9 marzo 2011

Previsioni e certezze

Salutando un amico,
diciamo "Arrivederci".
Superbi, gestiamo il futuro
nostro e altrui,
forse convinti
di essere profeti
illuminati.

lunedì 28 febbraio 2011

Alacrità

Era un uomo molto attivo
e rimase sempre tale,
anche quando, un po' tardivo,
si scoperse omosessuale.

Il glottologo

Studiai il tedesco,
ma non incontrai alcuno
con cui parlarlo.
Imparai allora il francese,
ma nessun francese
ebbe occasione
di parlare con me.
Testardo, volli imparare
tutte le lingue
e tutti i dialetti del mondo.
Quando, dopo anni, mi sentii pronto
a parlare con chiunque
avessi incontrato sulla Terra,
finalmente
una splendida ragazza
aprì la sua bocca
per me,
ma non per parlare:
era sordomuta.

Crisi di identità

Il grillotalpa
è in guerra
con se stesso
accanto alla catalpa
come un fesso
dall'altro venerdì:
:non sa più se scavare
la tana sotttoterra
o mettersi ad urlare
"Cri, cri, cri."

Il tempo

"Che cos'è il tempo?" - chiese uno scolaro
alla maestra, in tono un poco incerto-
e quella disse: "Non ho tempo, caro,
te lo dirò domani, stanne certo."

Il giorno dopo il piccolo curioso
ribadì la domanda all'insegnante:
"Signora, - chiese tutto rispettoso -
che cosè il tempo? So che è imbarazzante,

ma ieri ha detto che lo può spiegare."
Rispose la maestra: "Non stamani.
Oggi è oggi. Dobbiamo rimandare.
Ti ho detto che te lo dirò domani."

Procrastinazione

Il ragazzo, ansimante per la corsa,
abbandonò per terra la sua borsa,
stendendosi supino e, a fiato corto,
con voce fioca disse:: "Sono morto."
Era un modo di dire, una sparata.
La morte era soltanto rimandata.

Carmi

Solo "Frammenti"
lascerò ai Posteri.
Ho notato
che sono più apprezzati
delle Liriche complete.

Follia

Una mosca ronza
qua e là nella stanza.
Poi si ferma
su un libro
aperto sul tavolo.
E' l'"Elogio della pazzia"
di Erasmo da Rotterdam.
Ora la mosca si sposta,
adagio, di riga in riga.
Mi pare che stia leggendo.
Elogiatemi!
Devo essere pazzo.

domenica 27 febbraio 2011

Foto d'antan

Piccole foto ancora in bianco e nero
posate su un comò di stile impero,
ormai ingiallite e tutte accartocciate
in cornici di legno sgangherate,
ricordi  di momenti appassionati,
di amori o di abbandoni disperati,
bimbi vestiti da marinaretti,
spose col velo bianco e coi merletti,
tronfi ufficiali in posa, con spadino,
infanti nudi sopra un gran cuscino,
mezzi busti di tipi arcigni e alteri
pieni di sè, ma vuoti di pensieri,
gente nata per atto seminale
forse convinta d'essere immortale,
personaggi dall'aria austera e ingorda,
stirpe scomparsa che nessun ricorda.
Ora le foto, divenute fosche,
servon da gabinetto per le mosche.

giovedì 24 febbraio 2011

Onirismo

Ho sognato mio padre questa notte.
Felice trai Beati, mi guardava.
Angeli e Cherubini erano a frotte
attorno a lui che intanto mi parlava.

Diceva: "Come va codesto mondo?"
La mia risposta è stata discorsiva:
"Ma come vuoi  che vada? E' sempre tondo
e nello spazio corre alla deriva.

Forse stai meglio tu fra gli Angioletti.
Qui, tra ladri, imbroglioni ed omicidi,
son bricconi persino i pargoletti.

Però vivacchio pure tra i fastidi.
Respiro ancora, e questo è positivo."
Disse mio padre: "Vedo che sorridi.

Ma sei proprio sicuro d'esser vivo?"

mercoledì 23 febbraio 2011

Il Letto

Per un equivoco fra due ragazze,
venne ordinato,
montato,
macchiato
un letto a due chiazze.

Dolce Selene

Povera Luna, bianca, verde o rossa!
Da secoli cantata dai poeti,
t'hanno osannata tutti; pellerossa,
uomini bianchi, neri, afflitti e lieti.

Ma adesso che sei stata calpestata
da piedi umani, è fatalità
che tu resti, violata e smitizzata,
preda di scienza per l'eternità.

Chi più potrà invocarti, o Luna mia?
Dovremo forse, stando chiusi in casa,
col cuore colmo di malinconia,
spedirti un fax al Centro della N.A.S.A:?.

Monte dei pegni

Il personale tutto
del Monte di pietà
ha il fegato distrutto
per crisi d'ansietà.

Infatti il direttore,
che è stato nominato
solo da poche ore,
ha detto che è impegnato.

Libertà in autunno

Le foglie cadute sul viale
fan da guanciale
al cane randagio
che adagio
si addormenta
come in una placenta.
Chissà
se si sveglierà
nella brina
di domattina!

C'è tempo

"C'è tempo."
- disse mia madre
mentre mi accompagnava
al mio primo giorno di scuola.-.

"C'è tempo."
- dissse mio padre,
accompagnandomi
al Distretto Militare
per la leva di guerra.-

"C'è tempo.."
-dissi a mia figlia
che accelerava il passo
verso il suo primo giorno di liceo.-

"C'è tempo."
-feci a mia nipote
che mi salutava,eccitata,
correndo verso il suo primo giorno
di scuola materna.

C'è tempo. C'è tempo.
C'è sempre tempo.
C'è tempo per tutto.
Tempo per vivere.
Tempo per amare.
Tempo per morire.

martedì 22 febbraio 2011

L'assassino

L'assassino ch'è in me
oggi t'ha ucciso,
all'angolo della piazza,
quando ha preteso
che ti dicessi addio.
Mai obbedienza
fu così amara
e colma di rimorsi.

Antenati e posteri

Gli Antenati
sono il Passato dei Posteri
e i Posteri 
sono il Futurodegli Antenati.
Due facce della stessa medaglia:
L'ETERNITA'.

Occultazione

Perché nascondi
l'anello che t'ho donato?
La tua mano
nell'ombra della sera
è una gatta
che vaga sui tetti
senza uno scopo,
senza una promessa,
avara persino d'un gesto
che risvegli pene d'amore.

L'importanza biologica

Non importa
essere giovani adesso.
C'è un tempo del nostro tempo
in cui tutti lo siamo.
Io lo sono stato.
Tu lo sei ora,
bionda fanciulla luminosa.
Che differenza fa?
Ricordi e speranze
svaniscono
nel mistero dell'eternità.

Sorano

Sulla collina di tufo
l'antico paese sta morendo.
Arditamente,
per secoli s'è difeso
Ora però non ha più la possanza
di un tempo.
Occhi infossati
di case cadenti
mi guardano
con terrore di morte.
Fantasmi si aggirano
tra muri diroccati
in cerca di ciò che era
e non è più.

Scaturigine

La limpida fonte
ove ti specchiavi fanciulla
al mio fianco
da tempo s'è inaridita.
Bianche giumente assetate,
trascorrono le mie illusioni
sui colli di smeraldo
verso cupe ombre silenti
di neri alti cipressi.

lunedì 21 febbraio 2011

Fiori di campo

Dove sono i fiori di campo
che come vittime sacrificali
offrivo
all'altare del tuo amore?
Se, come credo.
li hai portati con te
nel tuo Wlhalla,
curali come tu sai.
Quando verrò,
voglio trovarli
sulla tua finestra
in mia attesa,
lì, a un passo dal nostro sole

Sentinella del tempo

Ti ho vista per anni,
amica meridiana,
segnare ogni istante
dei giorni solatii
sul frontone
dell'antico palazzo.
Hai scandito le ore,
magiche e sognanti,
della mia giovinezza
e, pure nella cupezza
dei cieli soverchiati
dai nembi, eri lì
a indicare un'epoca
fatta di speranze
e di castelli in aria.
Ora sei un po' scolorita
e spenta,
ma chi suole guardarti
può sempre alzare gli occhi
e chiedere il tuo aiuto,
orologio primevo,
immobile e inamovibile,
creato a ritmare
il passo del sole
e a sfidare l'universo
col tuo gnomone di metallo,
fiera di esistere,
depositaria del tempo.

domenica 20 febbraio 2011

Impronte ornitologiche

Due orme
di zampine d'uccello
su un mattone trovato
nella vecchia fornace.
Due grammi di passero
han lasciato la loro impronta
nella Storia.

sabato 19 febbraio 2011

Affermazione

Io so tutto, tutto!
So chi siamo,
da dove veniamo
e dove stiamo andando.
Chi me l'ha detto?
Lo so e basta.
Forse un giorno
lo dirò a tutti.
Non so quando,
ma lo dirò anche a te.
Vedrai!

Metempsicosi

Se rinascerò,
e ci riuscirò,
non importa quando,
essere albero voglio,
libero, alto, venerando,
pioppo padano.
Con orgoglio
svetterò sul piano,
gigante possente,
prepotentemente.
Tra i miei rami fruscianti
di merli e usignoli
si udranno i canti
e si vedranno i voli.
Momento per momento
mi leverò le voglie
di godere del fremito opulento
delle mie foglie
al gemito del vento.
Nel cuore profondo
del mondo
affonderò
le mie radici
e come roccia resterò
saldo
e spavaldo.
Mille anni
vivrò,
mille anni felici,
senza malanni.
Tetragono e forte
irriderò alla morte.

Rivendicazione sindacale

La civetta
Elisabetta
ha ormai i suoi anni.
E' senza pensieri,
ma ieri
ha litigato con Giovanni,
il barbagianni,
facendo a botte.
Dice che è stanca di faticare:
non vuol più fare
il turno di notte.

mercoledì 2 febbraio 2011

Vivo o morto?

L'INPS  m'ha richiesto ieri un documento
che asserisca la mia "Esistenza in vita".
Per il rilascio occorre l'intervento
dell'Anagrafe che, senza smentita,
dichiari oltre ogni dubbio, ufficialmente,
la mia  "NON MORTE" in modo convincente.
     
L'iter è lungo e chi deve firmare
purtroppo è andato in ferie da due giorni.
Dovrò pertanto stare ad aspettare
che questo tizio alfine se ne torni.
E intanto senza quell'attestazione,
mi toglieranno certo la pensione.

Così dovrò aggirare il protocollo
per convincere la burocrazia:
comprerò un foglio di carta da bollo
nella solita mia tabaccheria
e mi ci incollerò con l'adesivo
per dimostrare d'esser ancor vivo.

giovedì 27 gennaio 2011

Vitae Excursus

Quanti sogni, allora,
presso il camino
della mia dimora,
ti ricordi, Nino?
A vent'anni,
senza affanni,
ogni giorno che viene
è un bene
scontato.
Non ringraziamo nemmeno
chi ce l'ha prestato.
Si poteva, almeno,
tentare
di afferrare
il mondo
quanto è tondo
e rivoltarlo.
Solo da noi
dipendeva il farlo.
Invece,poi,
è stato il mondo
a rivoltare noi,
senza un perché.
Cos'è
stata la tua vita?
E la mia?
Per ognuno
una serie di atti,
forse matti,
senza sesnso alcuno
e via!
A cosa è valso
mettere al mondo figli?
E' stato un passo falso?
Li abbiamo immolati
sull'altare
della vita, gettati
senza appigli,
così, senza pensare,
per ambizione.
E poi,
tutti fanno figli,
facciamoli anche noi,
almeno uno.
E' opportuno,
invece,
per la continuazione
della specie.
Abbiamo fatto
le nostre scelte di vita?
Non è vero affatto.
Altri c'hanno pensato,
dopo aver meditato
con mente gesuita.
E un bel mattino,
o una sera,
ecco l'ammaina bandiera.
E' davvero finita.
Il cerchio si chiude,
Nino!
Dopo la palude
della vita,
il Fato,
bizzarro,
l'ha ora mutato
in ruota di carro,
che rotola
verso una botola,
forse verso l'inferno,
con noi a far da perno,
con noi a far da raggi,
con noi come ingranaggi
sdentati,
vecchi primati
su un mondo svitato,
inventato
per celia, così,
da non si sa chi!

domenica 23 gennaio 2011

Tempi

La parata dei secoli si snoda
sui viali dei millenni e delle ere.
Gli anni fanno soltanto un po' di coda,
alla svelta, così senza parere.

Sali a bordo del treno da bambino
ed in un lampo, sensa una ragione,
ti dicono:"Sei vecchio." e un bel mattino
sparisci dalla scena e dal copioine.

Il ritratto di mia madre

Di mia madre il ritratto nello specchio
vedo e par che mi chieda::"Figlio mio,
perché sei così vecchio?"

Rispondo e dico:"Non ne ho colpa io.
Come gli altri m'hai fatto. Forse è meglio
interrogare Iddio."

martedì 18 gennaio 2011

Dispotismo

Vorrei esser tiranno
soltanto per un anno.
In dodici mesi
ben spesi,
mesi di festa,
taglierei la testa
a tutti i giornalisti
troppo loquaci,
ai registi
incapaci
ai presentatori
televisivi
retrivi,
ai mattatori
della politica
che mai fanno autocritica,
ai banchieri,
che, senza pensieri,
fanno profitti
fregando i derelitti
con azioni
e obbligaziioni,
ai falsi veggenti,
ai presidenti
delle Società di Assicurazioni
e di Pubbliche Relazioni,
ai fondatori
e ai direttori
delle Associazioni
di Beneficienza,
di cui potremmo far senza,
e che alla faccia dei fessi
fan solo i propri interessi.
Userei la ghigliottina
dalla sera alla mattina
e dalla mattina alla sera,
in autunno e in primavera,
in inverno e in estate.
Dalle teste
mozzate
cadute nelle ceste
toglierei i cervelli
più belli
e, sulla carbonella,
li friggerei in padella.

lunedì 17 gennaio 2011

Le dimissioni

Basta con i ricordi
balordi,
basta con le parole,
con le fole,
con le viole,
basta con i violini,
con i clarini,
con i lamenti
di tutti gli strumenti
di tutte le orchestre,
basta con le ginestre
e con i fiori
di tutti i colori
che toccano i cuori
e li fanno intenerire
per poi farli morire.
Non voglio più vedere
le fioriere
che hanno installato
sopra il selciato
posato
dove una volta c'era un prato.
Non voglio più incontrare
né ai monti, né al mare
i cosiddetti "pedoni",
le processioni
e le fanfare
e i cortei

di signori o di plebei
che, coi labari in testa,
fan la loro protesta.
Non voglio più sentire
parlare di riforme
e di controriforme
fatte per l'avvenire.
Basta coi supermercati
e con gli ipermercati.
Basta con le autostrade
e con le tangenziali
e con le strade statali
senza segnali.
E basta anche coi treni
veloci e senza freni.
Basta con gli evasori,
coi televisori
a colori,
con i film gialli,
con gli intervalli,
con le banalità
della pubblicità.
Basta con metodi e sistemi,
con i problemi
della mucca pazza,
con la gente che schiamazza
Basta coi Sindacati
e coi funti disoccupati,
coi Comitati
di base,
con la corrente trifase
e, se questa è saltata,
basta con quella alternata.
Basta con scioperi e agitazioni,
con Collettivi e riunioni
di Direzioni,
coi satelliti artificiali,
con le Basi spaziali.
Basta con gli stilisti,
con le sfilate di moda,
coi militarusti
e con la gente in coda.
Basta con i Partiti
e con termini triti
come "infrastruttura"
e "nomenklatura".
Basta con i trattati
internazionali,
con i campionati
mondiali,
con gli slalom giganti
e con i trapianti.
Basta con i comizi
di tizi
che chiedon consensi
ed incensi
a chi sta ad ascoltare,
per poterli poi comandare.
Basta con re e presidenti
potenti
e prepotenti.
Basta con questa
Società disonesta.
Basta coi "Memorandum"
e coi "Referendum".
Basta con le elezioni.
Basta con questo casino.
Voglio dar le dimissioni
da cittadino!

Visione celeste

La tartaruga,
caduta sulla schiena
tra la lattuga,
non aveva più lena.
Da ore sgambettava
e pensava:
"Se nessuno mi aiuta,
ormai sono perduta.
E' proprio malasorte
veder sì bene il cielo
a un pelo
dalla morte!"

domenica 16 gennaio 2011

Assurdità

Un cavallo - vapore
sta sbuffando
nella locomodiva
esclusiva,
aspettando col batticuore
di far l'amore
con una cavalla
selvaggia
di Guastalla
che viaggia
e mangia fieno
sul terzo vagone
del treno
per Pordenone..

sabato 15 gennaio 2011

Desiderio impossibile

Vorrei essere un fiocco di neve
per sublimare, lieve
come libellula,
ogni mia cellula
nell'ubriacatura
della natura.

Può essere un sole

Una stella lontana
nel cielo, lassù
brilla fioca stasera
sulla landa padana
con sicumera
e, forse, non c'è più.

Il predestinato

Sin da quando era nato
era un predestinato
e nell'Universo
non aveva mai perso.
Senza sforzo vinceva
tutto ciò che voleva.
Era altissimo ed imo.
Era un numero primo.

Vecchiaia

Non v'è più luce
nello specchio
che ho in camera mia.
Gli anni
l'hanno come offuscato,
intristito.
Stento, ormai,
a riconoscere
come un tempo
la mia nota figura
riflessa.
Occorre un restauro
e presto!
Chiamerò il mobiliere
per farglielo vedere.
Domani.
Domani lo farò.

Morte di un amore

Quando è finito
il Nostro Grande Amore?
Me lo son chiesto spesso
senza costrutto, per ore.
Poi, un bel giorno, smarrito,
finalmente ho capito:
è stato quella volta
che, dopo l'amplesso,
ti ho colta
in posa
indecorosa
seduta sopra il cesso.

Relatività

"Son vecchia, - mormorava la farfalla -
ho passato da poco la decina
(di ore voglio dire). Stamattina
ricordo che giocavo ancora a palla

e questa sera, senza alcun rinvio,
ai miei parentii e a tutta l'altra gente,
che da una vita è mia conoscente,
sarò lì lì per dover dar l'addio.

La Tara

Ll Grande Vate con apprensione
si è reso conto di un suo difetto:
se vuole avere l'ispirazione,
deve sedersi sul gabinetto.

Il Parassita

Ho già ottant'anni. Che fregatura!
A me non pare d'averne tanti.
Eppure, a volte, l'attrezzatura
più non funziona, non ci son Santi.

Non si può andare contro natura:
gli amori ardenti di gioventù
sono un ricordo, c'è la censura,
sono finiti, non tornan più.

Meglio è sedersi, legger qualcosa
che dai pensieri ti porti via:
qualche fumetto o della prosa
od un trattato d'omeopatia.

Prossimamente nell'altra vita
vedremo un poco che ci sarà.
Spero soltanto, da parassita,
di sfruttar bene l'eternità.

venerdì 14 gennaio 2011

Qui pro quo

Il vecchio campanaro, ormai in pensione,
cammina storto e fa molta impressione.
Per via dell'alluce ben pronunciato,
sbagliando dicono ch'è allucinato.

La natura si vendica

Nella casa diroccata
tra lucertole ed erbacce
c'è una scopa abbandonata
e tre o quattro pentolacce.

Sotto un arco al primo piano
dove forse c'era un letto
fa la siesta un bel soriano
con un occhio al caminetto,

dove un topo quatto quatto
si è approntato un angolino
ben nascosto e proprio adatto
per schiacciare un pisolino.

Nel cortile è in fioritura
rigoglioso un grosso fico.
Piano piano la Natura
riconquista il volto antico.

Arcani paesani

Una sera alle otto
le tende del quartiere
facevano salotto
senza darlo a vedere.

Nei modi consueti
ognuna pretendeva
di posseder segreti
che l'altra non aveva.

Ma un tendone faceto
disse: "Dateci un taglio.
Non vi dirò un segreto
nemmeno per isbaglio.

Non vi dirò pertanto
che il sindaco è corrotto
anche se sembra un santo,
e che il nuovo acquedotto

voluto dal paese
sarà pronto a metà,
senza badare a spese
per quando non si sa.

Non vi dirò di certo
che il giovane assessore
da ieri ha un conto aperto
al Banco Tricolore.

Non vi dirò nemmeno
che cosa il salumiere
ha messo nel ripieno
che ha venduto al barbiere.

Non vi dirò in sordina
quello che è capitato
alla bells Rosina
in casa del Curato.

giovedì 13 gennaio 2011

Rettitudine

Afferma un manifesto
sul muro dirimpetto
che l'angolo più onesto
è il buon angolo retto.

Il Somaro

Da cinque anni l'angolo ottuso
ripete sempre la prima classe.
Il parentado è un po' deluso
e pur la madre: la parallasse.

Chi va piano va sano e va lontano

Da quattro giorni l'angolo acuto
guida in un modo molto più accorto,
perché non vuole, in assoluto,
coprire il ruolo d'angolo morto.

mercoledì 12 gennaio 2011

Che storia!

Si chiamava Clemente.
Era un tipo paziente.
faceva il muratore,
sempre di buonumore.
Ma un giorno ebbe un contrasto
col proprio capomastro
sul tipo di cemento
da usar nel pavimento.
Disse:"Caro Battista,
sai che son pacifista
ed anche molto onesto,
perciò ti dico questo:
il cemento va usato
solo se è disarmato."

Il mostro sacro

L'ultima interpretazione
del grande attore
è stata in assoluto la migliore.
Si è svolta nel suo letto,
degli amici al cospetto.
Dopo il cenone,
senza alcun problema,
è morto con estrema
partecipazione.

La carriera

Dopo anni vissuti
fra codici e tributi,
una sera
al tramono,
si rese alfine conto
d'aver sbagliato carriera.
Per lei, sentimentale,
sognante e passionale,
era stata una svista
far la commercialista.

Fine di un campanile

Il vecchio campanile è morto.
All'ultimo rintocco di ieri sera
è crollato su un orto
e su una balera.
E' stato fortunato:
ora non vede più,
beato,
il mondo
immondo
che vedeva di lassù.

Il Poeta

Il sommo vate,
da tutti osannato,
quest'estate
di botto è invecchiato
e ha perso la memoria.
E' stato pure giocatore
e grande perditore.
Ora sa, il poverino,
di non aver più un quattrino.
Per questo passerà alla storia
più per i soldi persi
che per i versi.


  

martedì 11 gennaio 2011

Elections Day

Oggi è giorno di elezioni,
siamo tutti quanti buoni,
siamo bravi cittadini,
ci sentiamo più vicini.
Poi, domani, certamente
odieremo ancor la gente,
come abbiamo sempre fatto,
il normale, il ricco, il matto,
il diverso, il giallo, il nero.
Il perché resta un mistero.

La missiva

"Veni, vidi, vici."
scrisse Cesare agli amici
e in copia alla sua mamma:
era nato il telegramma.

Allucinazione

E' davvero allucinante.
Non c'è tempo per capire.
Passa meno di un istante
tra il nascere e il morire.

Le attese

Treni, tram, bus, metropoòitane,
talvolta con fatica immane,
per una vita siam stati ad aspettare.
Ma cosa abbiamo aspettato a fare?

lunedì 10 gennaio 2011

Pendolarità

Sul treno del mattino
vedo dal finestrino
gli alberi straniti
fuggire via
come ladri inseguiti
dalla poilizia.

Vecchiaia

Hai vissuto una vita,
ti sei fatta un'esperienza.
Ma la vita è finita,
ormai ne puoi far senza.

Inquinamento

Un topo cittadino,
sognando una vacanza,
si prenotò una stanza
al mare più vicino.

Voglioso di natura,
raggiunse una spiaggetta
e quivi in tutta fretta,
stanco della calura

un poco frastornato
da tutta quella gente,
si mise il salvagente
e si tuffò, gasato.

Ma,messosi a nuotare
con lena ed ardimento,
fiutò l'inquinamento
e disse: "E' questo il mare?"

Tornò in città, deluso
e, senza aver vergogna,
fe' il bagno nella fogna
che aveva sempre in uso.

domenica 9 gennaio 2011

Il pescatore

Come fa il pescatore
a stare lì per ore
sulla riva del lago
attaccato a uno spago?
Non prende mai una carpa,
ma solo qualche scarpa.
Non è lì per pescare,
ma, forse, per pensare.

Democrazia

Giorno
dopo elezioni.
Fan festa dintorno
i candidati
non trombati
e i coglioni
che li han votati.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

sabato 8 gennaio 2011

Edicole

Edicole,
costruzioni ridicole
per dare ai creduloni
faziose informazioni
che, domani, in compenso,
non avranno più senso.

Erario e percentuali

"I tassi scendono!" - urlò Pasquale -,
venendo giù di corsa
dalle scale
della Borsa.
E tutti gli impiegati,
spaventati,
si tiraron da parte
con le loro carte
per non avere guai.
Ma nessuno, mai,
vide scendere i tassi,
né gli alti, né i bassi.
Al contrario,
destinate all'Erario,
passaron le tasse,
più le alte che le basse,
soltanto all'lnsù
e non scesero più.

venerdì 7 gennaio 2011

Razze

Enrico aveva un Setter
che a caccia non valeva.
Per questo lui voleva
cambiarlo con un Otter.

Bipedi e Quadrupedi

Perché dare del cane
a un attore da niente,
quando sappiamo bene
che il cane è intelligente?

Incubo

A volte, nel sonno,
mi capita di entrare
nello specchio dell'armadio.
Spesso, ci sto talmente bene,
che il risveglio mi sorprende
ancora dentro.
E resto lì, prigioniero,
fino alla prossima notte,
fino al prossimo sogno.

Coscienza civica

"Vergogna!
Alla gogna!
E' ora di finirla!
Siete tutti dei pirla!"
Così urlava Guliano,
a tutto spiano,
udendo le promesse,
sempre le stesse,
dei candidati al Parlamento
Ma quando venne il momento
di andare
a votare,
si recò al Seggio il mattino
da bravo cittadino,
poi partì per Cantù
e non ci pensò più.

Rilassamento

Adagio
mi adagio
con diletto
sul letto
e i miei pensieri
di oggi e di ieri
vengono e vanno
senza affanno
nella mia mente
inconsapevolmente.

giovedì 6 gennaio 2011

Angolo d'Arcadia

Due cigni silenti
nell'acqua cheta
della riva,
un salice sconsolato,
fili d'erba
specchiati di rugiada
dall'oriente mattutino.
Dono di sofferenza
e di allegrezza,
ogni giorno uguale,
ogni giorno diverso.

Desolazione

Tende da sole,
che malinconia!
Siete davvero sole,
senza una compagnia
nel meriggio d'agosto
lassù sulla terrazza
dell'attico nascosto
a lato della piazza.

Agorà

Quaranta bancarelle
sottoi il sole d'aprile.
Piatti, quadri, scodelle,
vecchi mobili in stile,
sommessi mormoriii
di folla variopinta,
cari saluti e addii.
E' un mercato per finta:
è il mercato
dell'antiquariato.

Polizia Locale

Gaetano,
Vigile Urbano,
stamattina
è stato villano
con una signorina.
Considerando i fatti,
per esser proprio esatti,
sarebbe meglio dire che Gaetano
è un Vigile inurbano.

Bisenso

"I conti tornano." - disse il ragioniere,
esperto del mestiere,
rivolto al maggiordomo.
Ed allora il brav'uomo,
sentendo dei padroni la mancanza,
uscì dalla sua stanza,
avvertì il garagista,
dié una voce all'autista,
mise la mantellina,
salì sulla berlina
e, nei suoi pernsieri assorto,
partì per l'aeroporto.

Historia docet

Questa è la storia
di un vecchio cavallo
che era senza memoria,
però aveva un calllo.
Si chiamava Donato,
andava dal callista,
aveva un dente cariato,
ma non trovava un dentista
per essere curato,
perché una filastrocca
dice che a caval Donato
non si guarda mai in bocca.

mercoledì 5 gennaio 2011

Noblesse e savoir faire

Il Conte Nitore,
che è un nobil signore
gentile e cortese,
per un intero mese
come ospite ha avuto
il Conte Nuto.

Folate indiscrete

Il vento
sotto l'androne
sta sfogliando un giornale
come un vecchio generale
scontento
in pensione.
 

Amore fra i tubi

Un idraulico in amore
alla sua bella volea regalare
un rubino di valore,
m essendo poveretto
si dovette accontentare
di offrirle un rubinetto.

L'equivoco

Sul muro del castello
ducale
un merlo medievale,
credendosi un uccello,
fa una corte spietata
a una merla carina
di nome Giuseppina
dell'ultima nidiata.

martedì 4 gennaio 2011

Pollo orgoglioso

Il gallo è andato al mare
ed ha preso coscienza
della propria valenza,
riuscendo a galleggiare.

Cogito, ergo sum

Fin dal concepimento
mi ha assillato "Il Pensiero"
e con gran turbamento
ne ho affrontato il mistero.
Per decenni ho pensato
con diuturno travaglio
e, alla fine, stremato,
ho capito lo sbaglio
che incomprensibilmente
fece il nostro Creatore
quando ideò la mente
senza l'interruttore.

Carriera militare

Ufficialmente
era "Nullatenente"
e solo come un .cane.
Per guadagnarsi il pane
si arruolò in Fanteria,
scalò la gerarchia
e, alfine, suo malgrado,
ormai piuttosto anziano,
riuscì ad avere il grado
di "Nullacapitano".

lunedì 3 gennaio 2011

Ritardo nel pagamento

"Dammi tempo." - diceva un debitore
al creditore.
Questi rispose:"Fa' presto, caro,
ché il tempo è denaro."
"Beh, allora - ribatté il debitore,
con candore -
sta' sicuro!
Ti pagherò <col tempo>, te lo giuro",

Lutto in ferrovia

Ieri in stazione
c'era grande sconforto
e costernazione
per un binario morto.

domenica 2 gennaio 2011

Paesi Bassi

Era una ragazza
olandese.
Era depressa
di razza,
depressa
come il suo Paese.

L'aspirante

"Sarà la politica
la mia professione,
anzi, sarà la mia religione." -
si disse con granitica
decisione -..
 Forte
di questa presa
di posizione,
dopo lunga attesa,
tentò la sorte:
si presentò candidato
di un Partito al Senato
e all'elezione
venne trombato.

sabato 1 gennaio 2011

Boria

Il tovagliolo,
un po' tristanzuolo,
bianco di bucato,
piegato e stirato,
alla tovaglia macchiata
di cioccolata
disse con sussiego:
"Non so se mi spiego!"

Lo Statale

Quel Tipo cordiale,
da anni impiegato
all'Ufficio Postale,
fu decorato
con una medaglia.
Era molto stimato
perché uomo di "vaglia".