Piccole foto ancora in bianco e nero
posate su un comò di stile impero,
ormai ingiallite e tutte accartocciate
in cornici di legno sgangherate,
ricordi di momenti appassionati,
di amori o di abbandoni disperati,
bimbi vestiti da marinaretti,
spose col velo bianco e coi merletti,
tronfi ufficiali in posa, con spadino,
infanti nudi sopra un gran cuscino,
mezzi busti di tipi arcigni e alteri
pieni di sè, ma vuoti di pensieri,
gente nata per atto seminale
forse convinta d'essere immortale,
personaggi dall'aria austera e ingorda,
stirpe scomparsa che nessun ricorda.
Ora le foto, divenute fosche,
servon da gabinetto per le mosche.
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