Se rinascerò,
e ci riuscirò,
non importa quando,
essere albero voglio,
libero, alto, venerando,
pioppo padano.
Con orgoglio
svetterò sul piano,
gigante possente,
prepotentemente.
Tra i miei rami fruscianti
di merli e usignoli
si udranno i canti
e si vedranno i voli.
Momento per momento
mi leverò le voglie
di godere del fremito opulento
delle mie foglie
al gemito del vento.
Nel cuore profondo
del mondo
affonderò
le mie radici
e come roccia resterò
saldo
e spavaldo.
Mille anni
vivrò,
mille anni felici,
senza malanni.
Tetragono e forte
irriderò alla morte.
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